Molto spesso sento predicare dal pulpito e, molto spesso, le prediche terminano con un bell’augurio di “tanta serenità a tutti”.
Allora mi domando: quando, tu, uomo, puoi dirti veramente “sereno”?
Forse, quando possiedi…
una salute fisica e mentale… perfetta!
Una famiglia, bella e… perfetta!
Un lavoro, gratificante e… perfetto!
Una situazione economica… perfetta!
Una casa, accogliente e… perfetta!
… … …
Già.
Però ci sono gli altri.
E fra gli altri, è risaputo, c’è tanta povera gente, tanta gente cattiva, tanta brutta gente! Impossibile nasconderselo. Anche se questi individui non vivono nella tua città che, naturalmente, è… perfetta, tutti sanno che esistono. Tutti sanno che milioni di bambini vivono patendo le peggiori atrocità e, soffrendo, muoiono senza “giocattoli”. Ed anche tu lo sai. Quindi, essendo un uomo normale, dotato di una normale intelligenza e di una normale sensibilità, il tuo cuore e la tua coscienza proveranno indiscutibilmente dolore e sconforto dalla consapevolezza che, al mondo, persistono simili situazioni. Di conseguenza, la tua potenziale serenità può solo lasciare il posto al più cupo sgomento.
Allora, penso che sia inutile ed ipocrita augurare “tanta serenità” alla gente, semplicemente perché è appurato che la serenità non può avere spazio fra gli uomini.
E penso anche sia inutile predicare dal pulpito.

g.f.



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