L’alba è grigia e pungente. Mi aggiro in un luogo abbandonato, che pare senza tempo. Tutto intorno, la montagna è cosparsa di neve qua e là e la voce di un oscuro silenzio è rotta solo da un lontano lamentio di lupi erranti. I loro ululati, sinistri, mi ricordano del mondo là fuori e della terra che calpesto.
L’Uomo lascia i segni del suo passaggio e muore, ma la Pietra, se pur ferita e martoriata, è ancora lì… e lì rimarrà.
Per sempre… splendente.
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